Dinamo di Wheatstone (1867)

Il generatore elettromagnetica venne proposta nel 1867 da Charles Wheatstone (1802 – 1875). Assieme alle macchine dinamo-elettriche (denominate in seguito semplicemente ‘dinamo’) di Werner von Siemens (1816 – 1892) furono le prime macchine autoeccitanti e in quanto tali rappresentarono una grande novità riuscendo infatti a garantire un netto miglioramento del rendimento rispetto ai generatori precedenti.

Wheatstone e Siemens, sostituirono il magnete permanente (caratteristico delle precedenti macchine magnetoelettriche di Pixii e Clark) con due elettromagneti dimostrando, in modo indipendente l’uno dall’altro, che non era necessaria una corrente proveniente da una sorgente esterna per magnetizzare inizialmente gli elettromagneti: infatti, il magnetismo residuo nel nucleo degli elettromagneti, risultava sufficiente allo scopo. Durante il funzionamento, la corrente per gli elettromagneti di eccitazione era prelevata dalle bobine di indotto collocate su un nucleo in ferro; veniva così sfruttato il fenomeno dell’autoeccitazione della macchina dinamo-elettrica.