Arganetto elettrico

Proposto per la prima volta da Hamilton, intorno al 1900, viene impiegato per generare il vento elettrico che, a sua volta, provoca il movimento della croce uncinata grazie alle punte.

L’arganetto elettrico è un piccolo rotore fornito di una serie di raggi metallici ripiegati nello stesso verso e terminanti con una punta. Quando viene collegato ad una macchina elettrostatica, poiché le cariche tendono ad addensarsi nelle punte, gli ioni dell’aria sono attratti dalle stesse punte cedono la loro quantità di moto ad esse generando un moto rotatorio di direzione opposta a quella in cui sono orientate, qualunque sia il segno della carica che essa disperde.
La presenza della carica sulla punta stessa provoca il movimento degli ioni dell’aria producendo il fenomeno elettrostatico chiamato vento elettrico. Supponendo, per esempio, che la punta sia carica negativamente, essa attirerà gli ioni positivi presenti nell’aria e respingerà gli ioni negativi. I primi, scontrandosi con la punta, trasmettono ad essa la loro quantità di moto mettendola in movimento; i secondi, venendo respinti generano un movimento di materia percepibile come uno spostamento d’aria (come un leggero vento, appunto).

L’arganetto o mulinello elettrico doppio è una versione esclusiva, ideata e creata da Carlo De Rubeis, nella quale la rotazione delle due croci avviene in due sensi opposti tra loro a causa della disposizione delle punte. Il funzionamento è analogo a quello dell’arganetto elettrico semplice.